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Daniele Assereto
Daniele
Assereto


 
Settembre 2006

30 settembre 2006
STRIP 288

802

L'ultima cena?

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29 settembre 2006
STRIP 287

801

Fine, per ora...

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28 settembre 2006
STRIP 286

800

Adiposita' spinale... che brutta malattia... ed essere chiamato "signore"... quasi peggio...

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27 settembre 2006
STRIP 285

799

Come diceva Corrado alla Corrida: "...e non finisce qui"!

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26 settembre 2006
STRIP 284

798

Fine della trilogia sul Rosso?

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25 settembre 2006
STRIP 283

797

Coff coff... :-)

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24 settembre 2006
STRIP 282

796

...

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23 settembre 2006
STRIP 281

795

Sto delirando...

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22 settembre 2006
STRIP 280

794

Sono allibito... non ho parole! :-)

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21 settembre 2006
STRIP 279

793

Per leggere delle belle vignette sugli Jedi, andate altrove...
Comunque... auguri, sorellona! :-)

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20 settembre 2006
STRIP 278

792

Dedicato a tutti i matematici (o presunti tali).

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19 settembre 2006
STRIP 277

791

Quanto sei bella, Zena...

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18 settembre 2006
STRIP 276

790

...e con questa fanno 6! Fine della saga!

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17 settembre 2006
STRIP 275

789

Oibo'.

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16 settembre 2006
STRIP 274

788

Quinta e penultima parte... la fine si avvicina!

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15 settembre 2006
STRIP 273

787

Quarta parte...

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14 settembre 2006
AUTO #2

Quando saliamo in auto diventiamo delle persone completamente diverse. Se nella vita normale siamo calmi, pacati e tolleranti, appena poggiamo le mani su di un volante assumiamo immediatamente tutta la cattiveria che si può celare nell’animo di una iena inferocita e ne assumiamo le conseguenze.

Il clacson è la grande incognita. C’è chi, adirato, ne fa uso praticamente ad ogni respiro, ad ogni foglia che sbarra il cammino, figuriamoci poi con i pedoni o le altre vetture, e chi invece lo ignora quasi completamente, ma quando lo usa è come se fosse una sirena dei pompieri.

Le donne, poi, sono splendide al volante. Se è vero che il più classico dei luoghi comuni le vorrebbe come delle vegetali incapaci di distinguere il freno dall’acceleratore, la realtà è ben diversa. Precise e pignole come nessun uomo sarà mai, vorrebbero tenere tutto sotto controllo ed in ordine come il loro aspetto esteriore. Ed è questo, il difetto che causa loro tanti problemi: nel cercare di avere tutti i comandi della vettura ai loro ordini, finiscono con il perdere il controllo della strada e di dove stanno andando. Inevitabilmente.

Quando piove, infine, i nodi vengono al pettine. Tutte le persone che hanno sempre usufruito dei mezzi pubblici per spostarsi in città, decidono contemporaneamente che non possono sopportare di essere schiacciati da persone fradice come loro, ed accade quindi la tragedia. Inesperti alla guida, si trovano in mezzo al traffico proprio sotto la pioggia con visibilità ridotta, causando inevitabilmente quel traffico di cui sono i primi a lamentarsi ma, in effetti, la vera ed unica origine.

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14 settembre 2006
STRIP 272

786

Giuro che c'era, il camion!

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13 settembre 2006
STRIP 271

785

Terza puntata (sempre di sei)...

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12 settembre 2006
STRIP 270

784

Me le tiro da solo...

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11 settembre 2006
STRIP 269

783

Seconda puntata della saga...

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10 settembre 2006
STRIP 268

782

Auguri, B! Scusa il ritardo della striscia, ma ti gggiuro che l'ho fatta ieri appena arrivato a casa! Ma gggiuro!
Maggiori informazioni: maremontiarenzano

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9 settembre 2006
STRIP 267

781

Inizia una nuova mini-saga in 6 puntate...

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8 settembre 2006
STRIP 266

780

Maledetti cartelli...

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7 settembre 2006
STRIP 265

779

Maledette autostrade?

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6 settembre 2006
AUTO #1

Un auto è un’estensione di noi stessi. È come se fosse un arto per noi, o come se tutti fossimo nati piloti di formula uno e meccanici. Noi italiani, intendo. E quando siamo alla guida abbiamo, inevitabilmente, sempre ragione.

Non è il pedone ad attraversare le strisce, ma l’automobilista a permettergli di farlo. Se si ferma, è per cortesia. Se non si ferma, è per eccesso di cortesia, visto che sta cercando di liberare l’attraversamento pedonale il prima possibile.

La precedenza ce l’ha chi viene da destra, e l’automobilista viene sempre da destra. È l’unico momento in cui individui dichiaratamente di sinistra non si vergognano assolutamente di affermare la propria provenienza. Nelle rotonde stradali, poi, esiste uno splendido eccesso: conosco persone che si dilettano nel roteare più volte all’interno della medesima rotonda, per il solo gusto dell’avere sempre precedenza e non lasciar immettere le altrui vetture.

Le corsie autostradali, poi, sono splendide. Una volta entrati in autostrada, a differenza della situazione delle precedenze descritta prima, diventiamo tutti comunisti. La corsia di sorpasso assume come per incanto il ruolo di nostra miglior consigliera ed alleata, al punto che ci sentiamo quasi male ad allontanarci da essa. È così che si formano le code: c’è un italiano che sta dichiarando tutta la sua amicizia e devozione alla corsia di sinistra. Se poi le corsie sono tre, ecco che quella di destra viene etichettata direttamente come “il ghetto”: frequentata solo da extracomunitari e camionisti, è in realtà l’unica soluzione per gli spericolati viandanti che fremono per arrivare presto a destinazione e non temono di perdere punti sulla patente perché, in fondo, loro stanno occupando la corsia libera più sulla destra.

I semafori, invece, non esistono. Piccole luci colorate che si accendono e spengono come sugli alberi di natale o nei presepi, quasi fastidiosamente, vengono rispettate solo quando siamo in presenza di un incrocio che non conosciamo affatto: non appena infatti l’automobilista ha preso una confidenza anche minima con la strada, è convinto e sicuro di conoscerne ogni angolo cieco e non avere quindi più bisogno di aspettare ere geologiche per dover lasciar passare, poi, magari solamente degli insulsi pedoni. Dei semafori all’estero, invece, apprezziamo tantissimo il fatto che il giallo non compaia solamente prima della venuta del rosso, ma anche prima del verde: questo permette infatti all’automobilista di iniziare ad accelerare ben prima della sua effettiva partenza, regalando così ai vicini il privilegio di sentire il rombo del suo motore.

I vigili, lo sanno tutti, non servono a smaltire il traffico. Questo è quello che ci vogliono far credere. Tutto il contrario. I vigili lo creano, il traffico. E sta quindi all’abilità indiscussa dell’automobilista il riuscire ad evitare il traffico stesso, zigzagando all’impazzata da una corsia all’altra solo per scoprire cinque metri prima che la via che si sarebbe voluto imboccare è dall’altra parte esatta dell’ingorgo.

Continua...?

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6 settembre 2006
STRIP 264

778

La guida galattica per gli autostoppisti lascia un segno...

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5 settembre 2006
STRIP 263

777

Bah...

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4 settembre 2006
STRIP 262

776

Conseguenze...

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3 settembre 2006
STRIP 261

775

No comment...

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2 settembre 2006
STRIP 260

774

L'universo contingente sta collassando...

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1 settembre 2006
STRIP 259

773

Auguri, Rosso...

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