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Daniele
Assereto

Settembre 2019

24 settembre 2019
MORALE DELLA FAVOLA

Sono un informatico, e sono fiero di esserlo.
Gli informatici hanno sempre, da sempre, preso per il culo gli ingegneri, e viceversa. L'antipatia reciproca risale alla notte dei tempi, e non vi si può fare nulla: ciascuna fazione possiede barzellette nel proprio repertorio pronte per denigrare la categoria opposta, e ad onor del vero debbo confessare che fanno ridere entrambe le tipologie.
Tutto questo sarebbe bellissimo e memorabile se non che, da anni oramai, gli informatici non appena laureati hanno ottenuto il privilegio di poter affrontare l'esame per l'abilitazione all'albo degli ingegneri solo per poter accedere a tutti i vantaggi che esso comporta. E questo è solo l'ennesimo piccolo esempio di come va bene l'ideologia, va bene i principi, va bene la fede, ma quando c'è un'utilità pratica nella vita si va sempre incontro al maggior guadagno personale.
Che poi è quello che succede ogni volta che un qualunque politico cambia idea e si affaccia ad un'alleanza con chi magari ha preso per il culo fino al giorno prima.

Morale della favola? Non chiamatemi Ing. Assereto, perché col cazzo che lo sono.