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Daniele Assereto
Daniele
Assereto


 
15 Ottobre 2005
VECCHIO

Sei vecchio. Hai vissuto pienamente la tua vita e ora sei diventato un vecchio, brontolone, irascibile, come tanti altri prima di te. Sei vecchio e non hai neanche più l’impegno di dover decidere che cosa fare della tua vita e del tuo futuro, delle tue speranze e aspirazioni. Ora che sei vecchio non hai più doveri nei confronti degli altri se non quelli che tu stesso ti imponi, ma hai in più una nuova forza, un nuovo potere. La forza dei ricordi. Il potere dell’esperienza e della memoria, della saggezza e della morte.
Ora ti basta chiudere gli occhi per cinque secondi e davanti alla mente ti si parano visioni passate e volti di persone conosciute, ti basta chiudere gli occhi per cinque secondi e i tempi perduti ti sommergono come un fiume in piena il giorno dopo un diluvio parziale. Chiudi gli occhi e lasci andare il tuo cuore a quelle sensazioni, a quel calore che ti riscalda lo spirito, a quelle memorie che nessuna malattia potrà mai portarti via, perché sono talmente radicate nel tuo più profondo essere che tanto varrebbe cercare di sradicare una quercia centenaria. Chiudi gli occhi e ricominci a sorridere, perché sei in un altro tempo, in un’altra era, tra amici passati e forse ancora presenti, tra oggetti dimenticati o gettati via dagli eventi. Continui a sorridere per giorni, mesi, anni, continui a sorridere anche quando tutti i tuoi creduti parenti ti abbandonano in una casa di cura sperduta, anche quando ti accorgi di essere circondato solamente da perfetti sconosciuti che non chiedono altro che la tua morte per potersene andare al bar, tra i loro amici, a scherzare e accumulare ricordi fino a quando giungerà finalmente il loro turno di crepare, il loro turno di essere abbandonati, il loro turno per morire.
Sei ancora vecchio ma hai la forza di sopportare tutto questo, perché ci sei già passato, perché hai vissuto la tua vita, accumulato i tuoi ricordi, scartato i tuoi errori, pianto sul tuo futuro che è ormai svanito e non tornerà più. Sei sempre più vecchio, ma non ti importa di esserlo, perché niente ti può più toccare senza il tuo permesso, senza la tua volontà.
Benvenute, memorie, ora siete voi le compagne più fidate. Bentornati, ricordi, ora siete voi gli unici amici di quel vecchio che non chiede altro che un momentaneo istante di pace, per potersi abbandonare a voi, e serenamente addormentarsi. Tra due guanciali ed un soffio di sorrisi. Tra un bacio d’addio ed una lacrima di gioia. Buonanotte.

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