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Daniele Assereto
Daniele
Assereto


 
14 Settembre 2009
NOTTE BIANCA

Cos'è la Notte Bianca a Genova? Una serata di musica che si protrae fino al mattino, con le principali piazze del centro storico occupate da palchi con gruppi che suonano, danzano, e liberano onde sonore fino all'alba. O almeno, questo da programma. All'alba delle cinque del pomeriggio, la città comincia a soffrire per il traffico deviato e per zone pedonali allestite ad hoc, con poveri automobilisti e orde di motociclisti che cercano disperatamente di raggiungere la propria meta in mezzo a mille costrizioni.
Arriviamo quindi in piazza Cavour che il palco su cui saliranno i gruppi punk di questa sera è ancora completamente spoglio, e prendiamo posizione proprio sotto quello che un tempo fu il Fitzcarraldo.

Sono le 22.15 quando i Boxing Dogs iniziano a suonare, ed è un effetto larsen continuo. Da solo 10 metri di distanza la batteria è l'unico suono che si distingue, complice anche il passaggio di un'ambulanza nel frattempo: era inevitabile che il primo gruppo uscisse penalizzato, non avendo potuto fare un soundcheck in precedenza. Alla seconda canzone compare finalmente il suono di un basso, e di una voce che urlando riesce a far fuoriuscire un ruvido punk trash. Dalla nostra postazione assistiamo al defluire continuo di ondate di persone che vanno [o ne provengono] verso il palco dell'MTV Day, ed è impossibile non notare la presenza di giovani e famiglie che sono usciti certamente più per l'evento in sè che per le singole proposte musicali che si stanno svolgendo nelle varie piazze.
Sono le 23.05 quando il secondo gruppo punk [i 1000 Degrees] salgono sul palco e risultano già più coinvolgenti e trascinanti. Tutte le formazioni di stasera sono composte da giovani leve che propongono la loro musica e dimostrano che un genere non è mai morto finchè ci sarà gente che si avvicina ad esso e vi si appassiona: e ne è una dimostrazione infatti anche la presenza di svariate magliette dei Nerorgasmo [storica band torinese che proponeva proprio un hardcore punk cupo e nichilista].
Alle 23.33 è quindi la volta dei N.O.N.E., che decidono di aprire la loro scaletta proponendo un brano dei Clash che un poco ravviva l'atmosfera anche se peccando di ingenuità nell'esecuzione. Sono le 23.59 quando viene il turno dei Red Pathos, che poco si differenziano come proposta musicale dai gruppi che sono venuti prima: a questa ora, però, preferiamo smontare lo stand di Genovatune per andare a girare un po' per la notte bianca, perdendoci quindi le performance dei Red Azione e dei The Last Banned. Scopriremo in seguito che sarebbe valsa la pena restare, e che i concerti sono durati fino quasi alle tre del mattino.

I vicoli sono uno sciamare ininterrotto di anime che ora si soffermano e ora deambulano tra un palco e l'altro, disseminati per tutto il centro storico. Se da una parte è un piacere vedere una città stranamente viva e colma di persone che sono uscite di casa per l'occasione, dall'altra viene da chiedersi che fine faranno tutte questi volti già dalla prossima settimana, quando i concerti continueranno a svolgersi nei soliti due o tre posti che resistono e proseguono nelle loro proposte musicali nonostante la scarsa affluenza di pubblico. Un evento come la Notte Bianca riesce ad essere un'occasione per uscire e valorizzare una Genova che sempre più spesso negli ultimi anni è stata vittima di restrizioni legali e sociali per quella musica che, proprio in occasioni come questa, sembra voler promuovere a spada tratta. Ma sappiamo benissimo che non è affatto così.
Fanno piacere anche la presenza di chioschi per la birra e stand culinari sparsi un po' ovunque in giro per le vie, ma ricordano un po' troppo delle sagre di paese di cui questa Notte Bianca sembra proprio un figlio cresciuto e ben pasciuto. Ha senso dunque esaltarsi per le buona riuscita di un concerto in una singola piazza [nonostante i ritardi accumulati per colpa di un acquazzone estivo pomeridiano, o di una mala organizzazione generale e non singola], o dell'affluenza di decine di migliaia di persone sotto lo stand di MTV, quando durante l'intero anno il clima che si respira è invece quello di una continua oppressione ai limiti dei tempi del proibizionismo? Ha senso pronunciare frasi come "è stato un successo", quando la battaglia da portare avanti non è quella per dissetare tutti i minorenni che vagavano per le vie di Genova o di entusiasmarsi per il pubblico di una Canalis che poco lascerà alla cultura genovese? Questi sono i dubbi che mi girano per la mente quando abbandono il suggestivo Chiostro di Sant'Andrea, mentre i VOLUMIcriminali stanno terminando la loro esecuzione. Cosa resterà di questa musica alla musica di Genova, quando la serata avrà ceduto il posto alle prime luci dell'alba? Qualche coccio di vetro per terra. Tanti cocci di vetro per terra.

Cos'è la Notte Bianca a Genova? Un'ottima copertura per lavarsi la coscienza. E buona Notte a tutti.

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