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Daniele Assereto
Daniele
Assereto


 
10 Febbraio 2003
COMPUTER

Prendete un computer. Accendetelo. Immergetevi completamente in esso. Vi si aprirà un mondo virtuale che vi ammalierà, vi sussurrerà parole dolci, vi coinvolgerà fino ad un punto che non avreste mai creduto possibile. Un po' come quando, da piccoli, avete provato per la prima volta a sciogliere un ghiacciolo sulla punta della lingua, scoprendolo con gioia fresco e pungente. Un po' come quando, da piccoli, siete riusciti per la prima volta a stare in equilibrio su quella bicicletta che guardavate con timore e reverenza sfrecciare sotto il controllo di amici più grandi di voi. Un po' come quando, da piccoli, avete scoperto il piacere del ritorno a casa dopo una giornata di scuola in cui tutto vi era andato storto.
Ora siete voi ed il vostro computer. State comunicando. Lui vi sta proiettando tutto il suo mondo di verità e promesse che nessun altro sarebbe in grado di mantenere, un po' come un dio novello che incanta i suoi discepoli nell'ora della sera. Voi siete lì, spogli dinnanzi alla sua potenza e al suo candore. Voi siete lì, a comunicare i vostri sentimenti ed i vostri desideri a qualcuno che non è altri che voi stessi. Voi siete lì, a rincorrere quei sogni che credevate di aver esaurito con la fine dell'infanzia.
Adesso staccate per un attimo gli occhi da quel paradiso terrestre che vi si para davanti. Staccate per un attimo gli occhi da tutto quello che vi si para davanti. Chiudeteli. Spegneteli come si spegne una lampadina nel momento in cui il sonno giunge alla fine di una giornata qualunque. Spegnete per un istante, ma solo per un istante, la ricerca dei vostri desideri. Anche quelli più intimi. E solo allora, spegnete anche quel computer che avete davanti a voi.
Spegnetelo, perchè non è in esso che troverete le risposte alle domande che trattenete dentro e smaniano di uscire. Non è in esso che si trova la vera vita, quella vita colma di sensazioni che credevate di aver smarrito in un oceano di giornate tutte uguali, egualmente monotone, ma allo stesso tempo rassicuranti. Non è in esso che riuscirete a specchiarvi e guardarvi per quello che realmente siete.
Voi siete la risposta a tutti i vostri quesiti, in voi risiede quella gioia e quel candore che credevate di aver perduto. Prendetevi un po' di tempo per pensare, e troverete tutte le risposte che vorrete. Magari anche qualcuna indesiderata. Ma sarà con occhi colmi di stupore che guarderete il mondo dopo un'immersione nel più profondo di voi stessi. E niente vi sembrerà più come prima.
Sarà allora che dovrete fare l'ultimo passo, quello più difficile. Quello più lungo. Abbandonate tutte le certezze che vi sarete costruiti giunti a questo punto, e distruggetele. Distruggetele come si distrugge una nuvola con l'avvento del sole. Annientatele dal profondo, e muovetevi. Dapprima i vostri passi saranno incerti, come quelli di un bambino che impara a sue spese quanto sia difficile camminare da soli. Poi inizierete ad essere sicuri. Infine correrete. E quindi correte finchè potete, correte finchè avrete fiato in corpo, correte finchè non starete per crollare inermi al suolo. Correte incontro alla vita. Correte incontro agli amici, incontro all'amore. Ma non azzardatevi a fermarvi come se aveste raggiunto la vostra agognata meta. Non pensateci nemmeno.
Sarà allora che dovrete imparare a tenere il passo, a continuare a correre anche quando vi sembrerà che il mondo stia andando più veloce di voi, anche quando crederete di essere rimasti gli ultimi a correre in una gara contro il mondo intero. Il premio in palio non è quella felicità che vi eravate illusi di raggiungere con metodi fittizi ed ingannatori. Il premio in palio sarà la serenità di essere in pace con voi stessi, ed allo stesso tempo in armonia con il mondo intero, quello stesso mondo che non sa nemmeno che voi esistiate. Ma non è importante. Non è del mondo che vi dovrete preoccupare. Perchè non sarà il mondo a potervi aiutare. Gli amici, sicuri e fidati, vi indicheranno la via. Voi la percorrerete fino in fondo, e se vi andrà bene troverete per strada quell'amore che non speravate di poter incontrare.
Prendete un computer. Spegnetelo. E lasciatemi ai miei amici, perchè la strada da percorrere è ancora lunga.

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