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Daniele Assereto
Daniele
Assereto


 
Agosto 2008

24 agosto 2008
FERIE

1343

Cartoline da Genova.

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23 agosto 2008
BALLA COI CINGHIALI

Come gia' e' successo per il Borberock, Genovatune sara' presente anche a Bardineto e commentera' la serata direttamente da sotto il palco.

GIOVEDI' 21 AGOSTO
Usciamo a Borghetto Santo Spirito, e iniziamo ad inerpicarci su per le vie collinose che ci portano a Bardineto. La strada è tortuosa ma pulita, e in poco piu' di mezz'ora arriviamo a destinazione. Incontriamo Bobby Soul e scambiamo due parole veloci poco prima che salga sul palco con i Contesti Scomodi. Cerchiamo quindi un posto ottimale per piantare le tende, e il banchetto GT e' pronto per l'inizio della serata.

Ore 21:38. Riesco finalmente a riprendere possesso del computer e Le Lavatrici Rosse hanno oramai finito di suonare. Non siamo rimasti particolarmente colpiti dai suoni elettronici che ci hanno accompagnato per un'oretta... forse un po' pretenziosi nel loro genere, che spavaldamente nella locandina promozionale vengono segnalati come graditi a Demetrio Stratos. Mah.

Ore 21:44. Il muro massiccio e sonoro dei Carcharodon assale il pubblico presente con le loro chitarre forse fin troppo possenti, ma comunque sufficientemente coinvolgenti. Il pubblico forse non sembra gradire eccessivamente il death metal del gruppo di Alassio, che prosegue martellante e ossessivo, minuto dopo minuto, da oramai piu' di mezz'ora.

Ore 20:44. Suonano i Baroque... vengono annunciati come "smaccatamente glam"... Beh, forse resta solo da definire il termine glam, che sfortunatamente e' troppo personalmente interpretabile. Comunque risultano per ora come la miglior performance. Il pubblico gradisce, anche se (ad onor del vero) si e' dimostrato sufficientemente caloroso nonostante sia un giovedi', quindi non una serata da "pienone". Aspettiamo ora i Circo Abusivo...

Ore 23:53. E' la volta dei Circo Abusivo, gruppo folk che riesce ad affascinare anche soltanto con la presenza di un contrabbasso sul palco. La gente balla, si dimena, vortica su se stessa, urla, e tante altre cose... Sono tanti i richiami ad altre canzoni note che il gruppo riesce ad intersecare nelle linee melodiche rendendo le canzoni di facile ascolto anche ad un pubblico che ormai comincia a risentire dell'orario e della giornata di lavoro.

Ore 00:22. I Circo Abusivo stanno concludendo ora l'esibizione... meritavano davvero un'estensione dei nostri commenti... parecchio interessanti, riescono a rimanere coinvolgenti dall'inizio alla fine... spaccano su tutti i pezzi, continuano a scuotersi ed a scuotere la piazza... un vero divertimento nonostante la gente inizi piano piano a tornare nelle case/tende per il meritato riposo. Grande (speriamo bene) attesa per i Marta Sui Tubi...

Ore 01:31. Le ore stanno ormai raggiungendo l'altezza degli gnomi, e il palco è impegnato da mezz'ora buona dai Marta Sui Tubi che, a malincuore, non riescono ad ottenere il risultato da loro sperato... purtroppo non risultano coinvolgenti e tantomeno convincenti a livello compositivo, rendendo invece maggiormente dal punto di vista musicale. In ogni caso, la parte di pubblico rimasta ad assistere sembra gradire e il gruppo riesce a trascinare gli ultimi superstiti in qualche coro... Anche qui qualche "cover": vengono infatti ripresi brani di Mario Biondi e Bruno Lauzi. Purtroppo ci si aspettava qualcosa di piu', come gia' detto prima per Le Lavatrici Rosse.
Sara' per la prossima volta... speriamo!

Buonanotte a tutti... ci si aggiorna a domani!

VENERDI' 22 AGOSTO
Gli animi hanno faticato ad addormentarsi a fine serata, quando i concerti erano oramai finiti, a causa di una sorta di rave party improvvisato che ci ha tenuto compagnia fino alle quattro passate: le luci dal piazzale dove si svolge la festa non si sono invece mai spente, come a voler dimostrare che la festa non si e' assopita nemmeno per un istante, come se fosse un animale selvatico che vive perennemente su queste colline. Le luci non hanno mai lasciato il posto alle tenebre della notte, anche quando la quiete ha finalmente avuto il sopravvento e il silenzio e' infine calato sulla prima giornata del Balla Coi Cinghiali.
Il riveglio, poco dopo le dieci, ha visto un nostro improvvisato tentativo di lavarsi nei servizi attrezzati, rifuggendo la coda che si era formata dalle docce per poter invece utilizzare i bagni in modo piu' minimale ma altrettanto efficace. La giornata e' poi scivolata via tra un piatto di lasagne al pesto ed un pomeriggio trascorso a rilassarsi grazie a sparute note di chitarra, nel tentativo di sovrastare la musica dance che non ha ahime' conosciuto un momento di tregua da quando e' sorto il sole.

Ore 17:00. Le note di Paolo Bonfanti iniziano a sprigionarsi dal sotto il tendone dove vi sono anche i tavoli per mangiare, e la sua chitarra decide finalmente di riempire quei pochi spazi sonori lasciati ancora liberi per le nostre orecchie, sempre assetate di buona musica. Virtuosamente piacevole.

Ore 19:23. E' quasi finita la performance per gli In Vivo Veritas, combo folk dalle sicure potenzialita' ma che non convince troppo perche' le composizioni proposte sono forse un po' rilassate e poco incalzanti come invece ci si aspetterebbe dal genere. Onorevoli ma scarsamente convincenti, anche se il cantato italiano e' sempre pregevole.

Ore 20:46. I Jumpin' Quails, provenienti da Tornio, elevano l'attenzione del pubblico un poco sopra il gruppo precedente, ma senza riuscire a trascinare piu' di tanto i presenti. Canzoni che si susseguono una dopo l'altra senza nessun segno particolare a renderli degni di nota. Ma e' ora di cena, d'altra parte.

Ore 21:14. Il freddo inizia a salire tra queste colline, e una leggera indisposizione sembra farsi strada sotto i molteplici strati di magliette e felpe che mi ritrovo addosso. Di questo passo potrei essere scambiato per Bibendum, l'omino Michelin...

Ore 21:31. Giovani ma gia' con le idee chiare e le potenzialita' espresse. I The Scarlett arrivano da La Spezia per portare tra i cinghiali il loro rock energico e grintoso, con arrangiamenti non banali e una voce melodica che trascina il gruppo delineandone le strisce di carreggiata da seguire e non oltrepassare. Un nome da segnarsi e da ricordare, se gia' vi foste dimenticati che avevano anche partecipato al secondo canto del concorso musicale Inferno.

Ore 22:12. Vado a procurarmi un panino per rimettermi un po' in forze e combattere il freddo.

Ore 22:48. Bravi e preparati tecnicamente, ecco come si presentano sul palco i Geminy. Annunciati come un gruppo progressive metal melodico, sono frenati nella sperimentalità, che dovrebbe essere insita nel genere, da un cantato eccessivamente vicino al power e da alcuni clichè, quali l'esecuzione di una cover non troppo originale (Fear of the Dark). Peccato, perché i ragazzi hanno stoffa da vendere, come dimostra l'apprezzamento ricevuto in importanti festival (Come il Dracma MetalFest di Torino) e dalla critica. Annunciano l'uscita imminente di un concept: speriamo in una più piena espressione delle loro potenzialità.

Ore 23:43. I Semi di Zucca sono ben 11 (undici!) musicisti dediti a sonorita' africane e ritmi tribali che faticano a riempire l'aria, rimanendo quasi prevaricati da un trio di musicisti semi-acustici che esegue alcuni brani dall'altro lato del piazzale. Non riesco a farmi coinvolgere eccessivamente da canzoni basate principalmente su percussioni, che siano tamburi o simil-xilofoni. La stanchezza inizia a farsi sentire con le sue ammalianti lusinghe, dopo una lunga giornata di musica no stop.

Ore 00:42. Rock'n'roll energico e scanzonato quello che contraddistingue i The Di Maggio Connection, al punto da riuscire a far ballare un pubblico che oramai inizia a scemare via, vista l'ora tarda. Una sezione ritmica veloce e allegra che trascina e coinvolge, subito prima che sul palco salgano I Cosi e concludano cosi' la seconda giornata di Balla coi Cinghiali. Canzoni veloci che scivolano via, quelle proposte dal gruppo di Marco Di Maggio, nella ferma serenita' oramai illuminata da stelle che rischiarano la notte al culmine del suo dipanarsi. Decisamente il gruppo serata.

Ore 01:35. Salgono sul palco I Cosi, per concludere la serata. Peccato che il sottoscritto sia oramai ad un soffio dal crollo per poterseli gustare, e si diriga quindi verso il suo giaciglio in tenda. Buonanotte a tutti coloro che sono rimasti qui a leggere fino a quest'ora. A domani...

SABATO 23 AGOSTO
La mattina ed il risveglio sono stati portatori di mal di testa e un'indisposizione crescente, per cui a malincuore ho dovuto abbandonare l'allegra compagnia dei cinghiali e tornare verso casa, perdendomi cosi' l'intera terza giornata del festival. Mi dispiace non aver potuto ascoltare dal vivo Meg, visto che da myspace mi aveva deluso abbastanza mentre sulla locandina del BCC viene definita come colei che "...ha cambiato la storia della musica italiana...". Nonostante i brividi per le parole alquanto altisonanti, la curiosita' debbo confessare che era parecchia. Peccato, sara' per la prossima volta.

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16 agosto 2008
RICORDI

Esistono conversazioni che toccano punti del nostro cervello che avevamo dimenticato. Sono conversazioni che aprono cassetti della nostra memoria che credevamo fossero sigillati per sempre. Conversazioni che riportano i pensieri indietro di venti anni, come se non fossero mai passati. Conversazioni che ci legano indissolubilmente a quello che siamo stati, dando un senso a tutto quello che siamo diventati. E noi saremo lì, pronti a raccogliere i frutti del tempo che sono diventati grandi, germogliati in silenzio e diventati grandi. Diventati adulti. Diventati parte di noi.

- Io ne ho 13 e mezzo, di cervelli.
- Cervelli?
- Sisi. E' che litigano tutti tra loro. E non so mai quale sia quello giusto al momento giusto.
- Interrogali, a sorpresa.
- Fan gli gnorri. Portano giustificazioni.
- Cazzo. Compitino a sorpresa?
- Si assentano, sono indisciplinati. E si odiano tra loro.
- Beh, se si odiano tra loro, magari fanno pace tra largento.
- Il problema è che poi io passo per lostronzio.
- Ma tu sei stronzio. O stronpapà.
- Grassie. E comunque, finchè mia sorella non me lo permetterà, stronzio non lo stronsarò.
- Dille di darsi da fare allora.
- Anzi: finchè la mia stronsorella...
- Ora si. Ora capisco.
- Oddio...
- Cosa?
- Mi è appena venuta in mente una scena ORRIBILE.
- Condividila con me.
- E' raccapricciante e oscena... sicura?
- Meglio.
- Quando ero piccolo e andavo in montagna con i genitori...
- Tutti ti scherzavano?
- No.
- Povero. Dicevi?
- D'estate di sera andavo sempre a prendere il gelato in un albergo.
- Si...
- Ed il proprietario era un burlone di prima categoria.
- Immagino.
- Un gigante buono, col vocione grosso che incuteva paura.
- Cabaret ogni sera!
- No, faceva paura. Ma poi rideva. Comunque...
- Max!!!! Maxmanzo!!
- Si, tipo... una sera entriamo io e un paio di amici per chiedere i gelati.
- Comprarli no?
- Lui ci si avvicina e ci fa: "ma li volete due torquì?"
- Già rido.
- Noi ci guardiamo negli occhi...
- E dite si.
- Non capiamo... e timidamente chiediamo: "cosa sono?"
- Huahuahuahua!
- E lui di rimando, MIMANDO il gesto, risponde: "due stronzi lunghi COSI'". E scoppia a ridere FORTISSIMO.
- Ho le convulsioni.
- E non finisce qui.
- Wow. Grandioso.
- Era un genio.
- Dimmi che è ancora vivo...
- No, purtroppo no...
- Nooooooooooooooooooooooooooooooooo!
- Comunque. Arrivo alla seconda parte.
- Si. Scusa.
- La settimana dopo [è passata una settimana perchè ne siamo usciti traumatizzati], dicevo...
- Hhuahuahuahuauha!
- La settimana dopo, torniamo.
- Recidivi, eh?
- ...e chiediamo i nostri soliti gelati. Lui si avvicina, e col solito vocione grosso, chiede: "ma volete mica anche due relle?". Panico.
- Ho già gli occhi lucidi.
- "Ch... ch... che co-cos-cosa sooono?"
- Huahuauhauhauha! Dementi!
- E lui, a voce alta, per farsi sentire da tutti i presenti: "mezzo chilo di cazzo, e due di cappelle!"
- Genio. Voglio un santino di quest'uomo da tenere nel portafoglio.
- Ora. Il ricordo mentale è nato dalla parola stronsorella. Capisci tu perchè.
- Hhuahuahuahuahuauauahuahuahuahuahuahuahua! Basta, basta... mi fan male le costole! Etruscole ovviamente.
- Scusa... hai chiesto tu la condivisione.
- Sisi, e ne sono felice.

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12 agosto 2008
SILENZIO

1342

Della serie: non svegliate il can che dorme.

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11 agosto 2008
E LENTO

Sono in macchina con un'amica. Suona il cellulare, ed incurante del fatto che non si possa telefonare e guidare contemporaneamente come se fosse una mancanza di fiducia nelle qualità di chi è al volante, prendo la linea sotto lo sguardo preoccupato del passeggero a fianco.

CLICK
- Ciao, grande F.
- Ciao Paz.
- Come va?
- Bene. Senti, cosa fai stasera?
- Boh, niente di particolare, non ho ancora nessun programma...
- Senti, ti ricordi di quella ragazza che mi piaceva? Stasera forse riesco a vederla, e c'è anche una sua amica, molto carina.
- Esci con due ragazze insieme? Fortunello!
- No, veramente io pensavo che tu forse...
- Guarda, poi non venire a lamentarti che sei sempre da solo! Capitasse a me...
- Ma guarda che...
- Beh, divertiti, passa una buona serata, e poi mi racconterai nei dettagli!
- Aspetta...
- Ciao eh! Fortunello!
CLICK

Mi giro e vedo i suoi occhi. Sgranati. Un'espressione di stupore mista ad un "non ci voglio credere, non puoi essere così idiota". E lento. Ed è allora che capisco. Ancora adesso, riesco ad immaginarmi la faccia del mio amico, che scuote la testa con gli occhi bassi, mentre osserva il cellulare che gli si spegne lentamente in mano.

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5 agosto 2008
FONTS

1341

E' tutta una questione di avere stile. Cioè, vabbè.

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1 agosto 2008
YOUTUBE

1340

Restate sintonizzati...

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