SINERGY - beware the heavens
Agosto 1999
Sinergy
Nuclear Blast
34.30 minuti

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Dopo le uscite di In Flames (bellino, ma si stanno ripetendo davvero troppo) e Children of bodom (una ottima conferma) ecco uscire i Sinergy, band capitanata dalla cantante Kimberly Goss (in passato con i dimmu borgir nel ruolo di tastierista e nei Therion) e che vede alle chitarre i frontman delle due formazioni scandinave, ovvero Alexi Laiho (che e' anche il fidanzato di Kimberly) e Jesper stromblad.
Completano la line up Sharlee D'angelo (Mercyful Fate) al basso e il (penso) esordiente Ronny Milianowicz alla batteria.
Visti i componenti c'era davvero da attendersi molto, ed invece il disco delude, purtroppo.
I Sinergy sono dediti ad un metal di stampo classico ed il loro stile si puo' dire un pastone di Maiden, Priest, power ed un pizzico di prog, oltre ovviamente alle influenze delle band dei due chitarristi: non certo una novita' in questi tempi di ritorno di fiamma di queste sonorita'.
Ma + che nell'originalita' la vera delusione arriva dal songwriting: in 34 minuti si passa dalla scontatezza di "The warrior princess" (una canzone su Xena la guerriera? AAAARGH!!!), una cavalcata power degna dei peggiori gruppi power presenti sul mercato e di "Razor blade salvation" solita ballata metallica che avremo visto si e no 4 volte sugli ultimi due Hammerfall, alle strofe pesantemente copiate da "Nightcrawler" dei judas Priest di "Swarmed" alle altre canzoni, che si mantengono su un livello medio, senza alti ne' bassi.
Probabilmente le sole "The fourth world" (il brano migliore dell'opera) e la title track "beware the heavens" (dove vengono sfruttate al meglio le capacita' vocali di Kimberly) e "Virtual future" (dove si sentono di + i richiami agli In Flames) meritano davvero l'ascolto.
Fortunatamente comunque il disco e' salvato proprio da Laiho e Stromblad che, aldila' di tutto, compiono un ottimo lavoro con le chitarre; in particolare e' il finlandesino a brillare, con suoi assoli tecnici, ma mai fuori luogo. Delude un pochettino invece la voce di kimberly, sicuramente particolare, ma raramente sfruttata come si deve e su molti brani si ha l'impressione che le sue linee vocali siano un po' piattine.
Detto questo sta a voi decidere: per quanto mi riguarda c'e' molto di meglio in giro, ma e' anche vero che la mezz'oretta scarsa del disco si fa ascoltare senza problemi...
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VOTO: 1/1
Alby
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