Queen II...era il lontano 1974 quando usci' questo capolavoro, e per i Queen
era solo il secondo lavoro di una lunga, meravigliosa e magica serie.
Nonostante il primo fosse gia' un lavoro decisamente buono, il secondo e' 60
volte meglio. Ci sono gia' le basi per il roseo futuro del gruppo, svanisce
il senso di "made in cantina dello zio bruno", appare gia' il carattere e il
sound Queenesco che porteranno la band all'immortalita'. Ebbene si, sara'
sconvolgente, ma i mitici cori alla "Bohemian Rhapsody" (evitiamo battute
sceme....i Rhapsody in quanto gruppo non c'entrano niente!) non sono nati
con "Bohemian Rhapsody", ma sono tutti qua dentro e in parte anche nel primo
album. "Father to son" ne e' la prova: mitica ed epica quanto basta, riesce a
far accapponare la pelle al defender piu' accanito e anche al poppettaro che
non e' mai andato oltre madonna.
Un cd universale? Si, perche' in Queen II (come sara' solito in futuro) ce n'e'
di tutti i gusti: metal, rock, poppettino leggero leggero tanto simpatico a
tutti, ballads strappalacrime, brani assolutamente pazzi, brani con impronta
classica... e chi piu' ne ha piu' ne metta! Davvero, non ci si annoia con
questo cd, e' semplicemente fatto troppo bene per essere concepito da 4 menti
umane! (infatti Freddie e' una divinita', ma questo e' il mio parere... o forse
no?)
Universale nella musica, universale nel gruppo: non solo Freddie ci delizia
con la sua voce (allora ancora giovane, ma gia' potentissima!), ma anche
Brian May che canta una canzone tutta sua (non accadra' spesso... un'altra
occasione dove cantera' una canzone tutta sua sara' in News of the World con
il brano "sleeping on the sidewalk", le altre volte cantera' solo spezzoni di
brano) e successivamente duettera' con Taylor in The Loser in the end (Roger
canto' una canzone da solo nel primo album e anche lui avra' l'onore di
cantare senza Freddie su News of the world "fight from the inside" + le
solite apparizioncine).
Non ci si credera', ma qui tutto migliora, anche la qualita' dei testi,
perfezionati ulteriormente che, con l'aiuto di un'ottima esecuzione,
diventano veramente suggestivi. Probabilmente il brano piu' "riassuntivo" e'
The March of The black Queen, pezzo MOSTRUOSO per la sua complessita'! E i
Queen ci hanno messo ogni passaggio del cd, mai sentita canzone tanto
incasinata quanto meravigliosa! E oltre a questa meraviglia, c'e' la
leggendaria "the seven seas of rhye", storica canzone dei Queen. e smentiamo
un'altra convinzione. Non e' nata con questo album. o meglio, come la
conosciamo noi nata in questo album. ma la stessa canzone apparve sul primo
album, in una bellissima esecuzione strumentale.
Cos'altro dire? Non c'e' un brano che scade (forse un po' la ripetitiva
"funny how love is", comunque ad un livello alto), brano suonato male,
noioso, insomma....e' proprio super bellissimo. E siccome e' tutta la sera che
cerco un aggettivo sul vocabolario per definire la bellezza di questo cd e
siccome non l'ho ancora trovato, vi invito ad ascoltarlo... io intanto ci
metto un bel 1/1!