A quanto pare l'underground italico sta crescendo sempre piu', sia a
livello di qualita' che di quantita'. Esempio di questa crescita costante
sono i Banshee, un ottimo gruppo salernitano, che sta cercando con i
propri sforzi di farsi notare. I Banshee nascono nel febbraio del 1997
per volonta' di Francesco (guitar) e Luca (vocals), in seguito si e'
affiancato al gruppo un secondo chitarrista, Mario, che dalle notizie
forniteci risulta che abbia subito contribuito alla stesura dei brani
presenti in questo demo. Dopo le consuete difficolta' per raggiungere
una line-up stabile, entrano finalmente nel gruppo il bassista Daniele
e il batterista Rosario (che suona anche nei black-gothic Lathebra).
Il presente demo, "Growing into the rotten garden", colpisce immediatamente
per la maturita' di fondo dimostrata dal gruppo, che miscela diverse
sonorita' senza per questo cadere nella confusione o nella banalita'.
Il sound proposto nelle quattro canzoni del disco, lo potremmo ricondurre
sommariamente ad un dark-black metal di ottima fattura, ma, come dicevo,
il gruppo miscela fra loro diverse sonorita', ed ecco infatti che si
possono anche intravedere influenze death (quello di stampo svedese) e
anche alcuni accenni prog e psichedelici. Ci troviamo infatti di fronte
a brani lunghi e complessi (ma non per questo ostici all'ascolto, anzi)
che portano con se' un feeling triste, fatto di sofferenza di malinconia
e che si rispecchia nel contenuto dei testi, allo stesso tempo pero', e'
pieno di potenza e di forza, la forza di sapersi ribellare allo "status
vitae" imperante oggigiorno, fatto di indifferenza e di rigida staticita'.
E i Banshee cercano appunto di risvegliarci dal torpore in cui siamo
assopiti, gridandoci in faccia il loro dolore e la loro sofferenza,
attraverso brani intensi e coinvolgenti, come "Shouts of deformity" o
"In mother's arms" (secondo il mio parere, la canzone piu' bella del disco).
Davvero degno di lode e' il lavoro svolto dal gruppo intero, dalle stupende
trame chitarristiche al cantato, che si presenta ora pulito e ora con uno
screming lacerante e sofferto, anche la produzione risulta essere discreta
e azzeccata. Ci troviamo di fronte a un buon lavoro, che nel suo complesso
ci mostra un gruppo alquanto maturo e con uno stile personale, ottima anche
la presentazione grafica, che aumenta il valore di questo demo.
A questo punto se amate queste sonorita' e siete alla ricerca di un disco
che sia in grado di trasmettervi delle intense emozioni, noi non possiamo
fare altro che consigliarvi caldamente questo demo.