DEMONS & WIZARDS
Da una nuova collaborazione con Silent Scream eccovi questa intervista a Jon Schaffer dei Demons & Wizard, il side project che vede il chitarrista degli Iced Earth unire le forze ad Hansi Kursch, il cantante dei Blind Guardian.
Io e Tiziano (che scrive sia per noi che per S.S.) siamo partiti alla volta di Milano dove, con la collaborazione/disturbo dell'elfetta Galadriel, abbiamo avuto modo di parlare a lungo con Jon. Nel corso della mezz'ora buona (in teoria dovevano essere 20 minuti, ma evidentemente Jon si e' sentito stimolato dalle nostre domande) a nostra disposizione abbiamo avuto modo di affrontare molti discorsi: dai D&W e gli IE, alla situazione del metal in america... ai fumetti! Ma non dilunghiamoci oltre: la parola a Jon Schaffer!
Daniele: Ciao Jon! Prima di tutto, come stai?
Jon: Bene! Siamo stanchi, stiamo lavorando moltissimo...ma va bene...
D: Cosa ci puoi dire del nome di questo nuovo progetto? Viene dagli Uriah Heep? Siete fans di quella band?
J: Si, siamo entrambi fans di quella band, ma e' una cosa a cui abbiamo pensato in un secondo momento. Non si tratta di un furto o di un tributo, e' solo il miglior modo per descriverci: quanti gruppi hanno scelto il loro nome tra le canzoni degli Iron Maiden o dei Priest? Ho chiamato Hansi il giorno dopo e lui si e' trovato completamente d'accordo.
Tiziano: Come e' nata l'idea per questo progetto? Da dove e' partita?
J: Eravamo in casa di Hansi, per suonare qualche canzone insieme: ci siamo resi conto che si era creata una certa chimica musicale, oltre all'amicizia e cosi', mentre eravamo in tour insieme in Spagna, abbiamo deciso di sviluppare concretamente questa alchimia musicale. La prima canzone che abbiamo scritto insieme e' stata "My Last Sunrise".
T: Il risultato di questa collaborazione e' un mix dei vostri due stili: e' stata una decisione conscia o si tratta di un risultato spontaneo?
J: Beh, e' naturale: e' quello che siamo...Siamo persone oneste.
T: Ho detto questo perche' ci si potrebbe aspettare qualcosa di diverso da un side-project...Il risultato e' buono, ma cio' che volevo dire e' che questo progetto potrebbe suscitare delle critiche.
J: Non ci interessa quello che la gente puo' dire. Questo e' l'approccio migliore. Come ho detto, siamo persone oneste, non abbiamo fatto nessuno discorso del tipo "facciamo un progetto industriale o qualcosa del genere..." Sono stronzate! Quello che abbiamo fatto e' quello che sentiamo, quello che viviamo...
T: Quello che siete...
J: Esatto, e' questo il punto! Volevamo semplicemente mettere insieme le nostre teste e vedere cosa saremmo stati in grado di fare. Questo e' stato lo spirito dell'operazione e questo e' il risultato.
Non possiamo negare il ruolo della voce di Hansi nei Blind Guardian e neppure il modo in cui scrivo le canzoni e suono la chitarra. Si tratta di due caratteri distintivi di ognuna delle bands e li abbiamo messi insieme per creare davvero qualcosa di nuovo. E ne sono molto felice.
D: Pensi che gli Iced Earth riceveranno della pubblicita' da questa collaborazione?
J: Assolutamente si! E la stessa cosa accadra' per i Blind Guardian. Questo e' uno degli aspetti positivi della cosa: gli altri ragazzi dei nostri gruppi sanno che questo progetto fara' circolare il nome di IE e BG mentre stanno lavorando ai rispettivi nuovi albums. Ed e' grande...e' una buona cosa. Non era un obbiettivo che ci eravamo prefissi, ma aiuta.
T: Sicuramente tutti i vostri fans si aspettano moltissimo da questo disco: avete percepito questo fatto come una sorta di pressione o semplicemente come uno stimolo a dare il meglio di voi?
J: No, non si e' trattato affatto di una forma di pressione. Sento che se si va troppo sotto pressione e ci si preoccupa troppo di quello che la gente pensa, si inizia a dare di testa ed a commettere errori. Quando si tratta di scrivere e registrare, non mi importa per niente cosa pensano i fans, e' questo il modo in cui devo affrontare il ruolo di compositore: devo prima di tutto soddisfare me stesso e se poi il resto del mondo apprezza il risultato, e' la ciliegina sulla torta. E' giusto cosi'. Ci sara' sempre qualcuno che non apprezza, ma non ce ne frega niente. Non e' una gara di popolarita' anche se qualcuno potrebbe pensarla in questo modo. Non mi importa se vendo 10 dischi o 10 milioni...Sono un compositore, sono un artista e questo e' quello che creo. Se dovessi preoccuparmi di certe cose impazzirei, probabilmente. Cosi' si tratta davvero di una cosa onesta.
D: Sei americano e Hansi e' tedesco: c'e' una grossa differenza fra la scena metal in Europa ed in America. In Europa si suona ed ha molto successo il metal classico, mentre in America sono gruppi come Korn, Slipknot, Limp Bizkit, RATM a riscuotere il successo maggiore. Cosa pensi di questa situazione?
J: E' un mondo diverso, ma ci sono ancora moltissimi metallari in America. Solo che non se ne parla cosi' tanto sulle riviste come accade da queste parti, perche' la stampa non ha la stessa grande influenza che esercita in Europa.
Da noi la radio ha un grosso peso ed e' un'industria creata e gestita dalle major, il che fa schifo, ma nonostante tutto i Megadeth vendono ancora tanti dischi quanti ne vendevano agli inizi e questo dimostra che ci sono dei metal fans, che ce ne sono molti.
D: Ma i Megadeth non sono piu' un gruppo metal...
J: Questa e' un'affermazione discutibile. Sono un gruppo metal. Puo' non piacerti il modo in cui scrivono canzoni ora... Non li ho mai apprezzati, personalmente, quindi non e' che mi importi molto... Li stavo usando come esempio, suonano ancora musica heavy, in ogni caso... Piu' heavy metal di Korn o Limp Bizkit o quella merda. Il fatto e' questo: loro stanno vendendo molti dischi, ma anche noi abbiamo molti fans che comprano i nostri albums. Non c'e' molta differenza fra un fan tedesco, italiano o di qualsiasi altro posto ed uno americano. Solo che non veniamo conosciuti poiche' non c'e' abbastanza consapevolezza della situazione: se potessimo far ascoltare un disco degli Iced Earth o dei Blind Guardian ad ogni fan di Iron Maiden o Metallica negli Stati Uniti, saremmo miliardari. Ci sono molti fans che apprezzerebbero la nostra musica, ma il fatto e' che non abbiamo milioni di dollari da spendere per ottenere esposizione e creare consapevolezza del fenomeno. La situazione potrebbe cambiare, prima o poi, ma fino a quel momento dovremo inventarci dei sistemi alternativi, esattamente come abbiamo fatto nel 1999 con gli Iced Earth: siamo andati in tour, suonando per 200 dollari a sera, con i nostri tecnici, trasportando da soli la nostra attrezzatura e girando con il nostro tour bus: e' stato molto duro e ci e' voluto un sacco di lavoro, ma le nostre vendite sono aumentate di circa quattro volte. Quindi, anche solo andando in tour e affrontando la cosa in questo (faticoso) modo, si puo' cambiare la situazione.
Tornando alla domanda su America e Germania: non ci faccio neppure caso, non mi importa la nazionalita' di una persona, siamo amici: c'e' una certa chimica nell'amicizia che si possiede o meno...non vuol dire nulla quale lingua si parla...Non ce ne siamo mai preoccupati.
T: Le ultime tre canzoni formano un concept che narra la storia di Azrael, il creatore dell'universo che distrugge la sua stessa opera per fare in modo che l'intero processo ricominci un'altra volta: secondo te, perche' cosi' tanti testi metal riguardano miti, cosmogonie e questo genere di argomenti "eterni"?
J: Non saprei davvero risponderti. Sembra che si tratti di qualcosa a cui noi tutti pensiamo collettivamente...Voglio dire, per me la musica metal e' una musica intelligente, piu' intelligente di molte altre cose. Non desidero affatto scrivere di politica: la politica e' una stronzata. La musica ha a che fare con l'intrattenimento e se hai voglia di seguire la politica, guarda i notiziari in televisione. Per me, ma si tratta di una mia opinione personale, non e' di questo che dovrebbe occuparsi la musica. Siamo intrattenitori, e' il nostro lavoro ed e' meglio se raccontiamo storie basate su argomenti mistici e fantastici. E' semplicemente una cosa che nasce in modo spontaneo.
T: Ti interessa raccontare una buona storia, fondamentalmente...
J: Si, e' interessante creare buone storie e storie oscure, quando si tratta di mie idee...E' questo il genere di cose che mi interessa.
D: Tu sei il demone e Hansi e' lo stregone, vero?
J: Potrebbe essere! Ma anche lui puo' essere un demone, a volte! (risate, ndr) Ve lo posso assicurare! C'e' di sicuro un po' di entrambi i personaggi in me ed Hansi. Come ho detto, si tratta di intrattenimento.
D: Questo mi fa pensare ai fumetti: tu hai lavorato con Todd McFarlane... Ti piacciono i fumetti?
J: Si, li colleziono...non quanto facevo una volta, ma probabilmente ho 5 o 6 mila fumetti nella mia collezione e ho un'intera stanza per la roba di Guerre Stellari e Spawn, oltre ad un sacco di altra roba.
D: Chi e' il tuo autore preferito?
J: Non saprei, ce ne sono diversi bravi. Mi piace molto il tipo che fa Preacher, anche se non mi ricordo il nome.
D: Garth Ennis.
J: Si, e' un grande! Alan Moore e' grandissimo. Ci sono diversi artisti che vorrei contattare per il mio libro su "Something Wicked...", che vogliamo riunire. Avra' la stessa qualita' della copertina di Alive In Athens, dato che saranno Danny (Miki, ndr) e Travis (Smith, ndr) ad occuparsi dei disegni. Sono molto bravi e se ne occuperanno loro...
Non so ancora chi scegliero' per la sceneggiatura, gli daro' la traccia completa della storia: e' pronta, ma non e' compito mio metterla in forma di fumetto.
T: Tornando alla musica: perche' non hai cantato in nessuna canzone dell'album?
J: Volevamo renderlo un po' diverso...Anche se avessi cantato solo nei cori, il risultato si sarebbe spostato vocalmente in direzione Iced Earth e non volevamo che questo accadesse. Inoltre non abbiamo reso i cori grandiosi come Hansi fa nei Blind Guardian utilizzando molti coristi supplementari: tutte le voci sono state realizzate da Hansi. Abbiamo pensato che facendo cosi' ognuno di noi si sarebbe espresso in modo piu' personale, creando una cosa in parte nuova.
Non volevamo davvero che il risultato prendesse una direzione troppo Iced Earth o troppo Blind Guardian: questo e' il progetto di Hansi&Jon e questo e' il motivo.
D: E' questo lo stesso motivo per cui Hansi non suona il basso?
J: Non suona piu' il basso, comunque...E' un po' che non lo fa piu'...Volevo suonare io il basso, io amo il basso! In realta' sono piu' influenzato da bassisti che da chitarristi: Steve Harris, Geezer Butler, il mio stile viene da li'. Ho suonato un sacco di parti di basso nei dischi degli Iced Earth per le quali non mi sono stati riconosciuti i crediti, cosi' e' stato divertente essere in grado di occuparmi di tutta quella parte, potendo registrare tutto quello che volevo, ed ho strutturato le canzoni con questo in mente: nelle parti molto veloci sei limitato in quello che puoi fare, ma quando ci sono parti piu' lente e cadenzate e' facile fare in modo che basso e batteria suonino qualcosa di diverso dalla chitarra ritmica, enfatizzandosi vicendevolmente, ed e' grande. Volevo sperimentare...Cercavo questo suono simile a quello pesante e distorto di Gene Simmons e sono riuscito ad ottenerlo: sono piuttosto felice del risultato!
T: E' questa la ragione per cui hai lasciato tutti gli assoli a Jim Morris? Volevi concentrarti sul lavoro ritmico?
J: Beh, non sono comunque un solista: non e' il mio genere di cose. Ho suonato un paio di assoli negli Iced Earth, di solito quelli lenti. Suono le linee melodiche, ma non gli assoli veri e propri. Non ne sento la necessita', non mi e' mai successo... come ho gia' detto, sono piu' influenzato da bassisti che da chitarristi e nessuno di questi ultimi mi ha mai ispirato abbastanza da voler suonare in quel modo. Il problema piu' grosso che ho con i chitarristi solisti e' che molti di loro sono scarsi in quanto a ritmo, dato che passano cosi' tanto tempo suonando scale e questo non ha niente a che vedere con le canzoni...l'assolo e' una parte molto piccola della canzone, cosi' quando si tratta di andare a tempo e suonare il resto del pezzo, se sei impreciso il tutto suona di merda: dal vivo o in studio, ci vuole un'eternita' per suonare le parti correttamente. Questa e' il motivo per il quale ho sempre suonato tutte le parti ritmiche con gli Iced Earth, e' il modo migliore per avere le parti suonate correttamente in poco tempo. Quando ne ho parlato a Jim, gli ho detto che volevamo che le canzoni fossero tali, non materiale da guitar-hero o cose del genere. Era tutto basato sulle canzoni...
T: Un approccio orientato verso la composizione...
J: Esattamente! Non volevo mettere un assolo solo per il gusto di avere un assolo: doveva essere parte della composizione.
T: Questo progetto e' nato come un divertissement, fatto solo per divertirvi...
J: Oh yeah...
T: ...o avete anche degli obbiettivi in termini di mercato e vendite?
J: Abbiamo anche quelli...ma la prima cosa e' stata il divertimento: ci siamo resi conto di provocare una reazione chimica e ci siamo divertiti insieme, Hansi ed io: ovunque ci troviamo, qualsiasi cosa facciamo, di solito comprende del divertimento, dunque questa e' stata la prima cosa. Non siamo contrari all'idea che questo progetto diventi molto importante, con tutto quello che comporterebbe in termini di impegno e mosse successive. Non avremo neppure nessun problema se si rivelera' un successo relativamente piccolo, perche' il punto e': ci piace ascoltare i pezzi e immagino che anche se non vendera' ne faremo comunque un altro, anche se fosse solo per la nostra collezione privata! (ride, ndr)
T: Solo per voi due...
J: Esatto, questo ha reso il disco molto spontaneo e fresco, dato che non avevamo confini: abbiamo fatto tutto quello che desideravamo. Sicuramente faremo altri dischi insieme...finche' sara' produttivo e divertente potrebbero essercene altri dieci.
D: Suonerete alcuni concerti e festivals l'anno prossimo (quest'anno per chi legge, ndr): chi fara' parte della band?
J: Non ne abbiamo ancora discusso, perche' e' ancora in dubbio se potremo suonare ai festivals: dipende dagli impegni di Iced Earth e Blind Guardian, ma ci sono buone possibilita' che lo faremo e l'unica persona a cui ho pensato e' Sammy dei Sentenced al basso, perche' suona con il plettro ed ha un senso del tempo eccezionale, lo so perche' hanno suonato in tour con noi, quindi mi interessa. Per quello che riguarda il chitarrista solista ed il batterista non sappiamo ancora, ma quando sara' il momento di cercare i musicisti per suonare live, non sara' un problema trovare le persone adatte.
T: Ci puoi raccontare qualche episodio divertente accaduto durante le registrazioni?
J: Non e' successo nulla di particolare: abbiamo lavorato duramente per lunghe giornate...ed e' piuttosto noioso, ma e' andata cosi'.
Hansi ed io siamo cresciuti molto in questi anni. Dieci anni fa eravamo fuori controllo, eravamo sempre in giro a far casino come dei pazzi.
T: Festa continuata!
J: Si, sempre! Sai, siamo entrambi sposati ora, ci siamo dati una calmata, le nostre priorita' sono cambiate. Siamo davvero cresciuti insieme, piu' di alcuni degli altri ragazzi delle nostre bands ed e' probabilmente questo il motivo per cui non e' piu' cosi' eccitante: dovevamo lavorare e lo abbiamo fatto diligentemente, 16 ore al giorno per un mese di fila...
T: Deve essere dura...
J: Lo e', senza dubbio.
T: Ascoltare le stesse canzoni e parti in continuazione...
J: Durante il missaggio diventa piuttosto bizzarro! Non sono tanto i tour promozionali, come un sacco di gente pensa, ma ci piace.
T: Sei un musicista professionista da molti anni: qual e' la parte peggiore della tua professione?
J: Oh, Dio...ce ne sono parecchi. La parte economica e' semplicemente disgustosa e penso sia l'aspetto peggiore. Si ha a che fare in continuazione con gente che vuole fregarti: non importa che si tratti di case discografiche, distributori, organizzatori di concerti, management o quant'altro: vogliono tutti una parte di te.
Ho avuto un sacco di problemi...Credimi, ho imparato tutto attraverso esperienze difficili, nei primi anni della mia carriera. Dunque sono diventato un uomo d'affari piuttosto duro: non voglio che nessuno provi piu' a fregarmi...
T: Immagino che si debba essere cosi'...
J: Si, se vuoi sopravvivere...la maggior parte dei gruppi non lo fa, questo e' il problema. Si arriva ad un punto della propria carriera discografica in cui devi diventare cosi', ma molte bands non riescono ad andare oltre pochi albums. Specialmente i gruppi americani, perche' e' piu' difficile, la societa' e' piu' dura: non abbiamo praticamente nessun aiuto da parte dello stato, a differenza di quanto accade in molte altre nazioni...
T: Qui in Italia e' la stessa cosa...
J: Stavo pensando piu' alla Germania, perche' li si occupano di certe cose molto piu' che da noi, dove la gente si trova in una situazione dove o nuoti o affoghi. Siamo sopravvissuti ad un sacco di esperienze negative: sono arrivato ad un punto in cui non sono piu' disposto a sopportare le stronzate di nessuno: non me ne frega un cazzo di chi sono o di chi si credono di essere...So quanto valgo, quanto vale il mio gruppo e non ci faremo raggirare da nessuno.
T: Qui in Italia, se nuoti provano a spingerti la testa sott'acqua...
D: ...e ci sono squali che ti girano intorno!
J: (ride, ndr) Si, conosco quella sensazione!
D: Dato che stiamo parlando dell'Italia, conosci o apprezzi qualche gruppo italiano?
J: Non ne conosco nessuno: devo confessare che la maggior parte dei gruppi metal europei in voga ora sono davvero scarsi. Penso che il metal in generale e le bands americane che ora chiamano metal (da Rob Zombie ai Limp Bizkit), beh, che quelle band facciano schifo. Credo che il problema piu' grande che ho con questa nuova ondata metal (e non so chi e' tedesco o italiano etc...) sia il seguente: lo osservo e mi chiedo una cosa sola "Dov'e' la rabbia? Dov'e' l'intensita'? Dov'e' la personalita'?".
D: Ti piacciono bands come Control Denied e Nevermore?
J: I Control Denied sono ok, ma non sono un fan dei Nevermore: mi piace molto di piu' la vecchia roba dei Sanctuary, le canzoni erano meglio strutturate.
D: Iron Maiden, Judas Priest?
J: Oh si, assolutamente! E' la roba migliore. I gruppi che sono ora in giro con queste mode nate nell'underground e legati al metal melodico suonano tutti allo stesso modo. Non c'e' personalita': solo perche' hai una chitarra distorta, non significa che sei heavy metal...questi ragazzi non stanno cogliendo il punto: bisogna avere intensita' e rabbia. Non so proprio cosa ci sia di cosi' eccitante negli Hammerfall e nei gruppi di quel genere, dato che sono assolutamente derivativi, per nulla originali e fanno schifo dal vivo...
(risate dei vostri due umili scribacchini!^__^)
J: (ride, ndr) Mi dispiace: e non importa se loro mi apprezzano o meno, non mi interessa... questa e' la verita', quello che penso ed io sto facendo queste cose da 15 anni (10 anni da quando siamo stati messi sotto contratto) e i Guardians da ancora piu' tempo. Siamo passati attraverso queste cose per molto tempo, cosi' quando ci chiedono "Cosa ne pensate di queste nuove bands?", la nostra risposta e' "Non ce ne frega un cazzo, noi lo stiamo facendo da molto tempo e lo faremo ancora fra dieci anni!".
E' una cosa molto naturale per noi: penso che entrambi possediamo la rabbia e l'intensita' ed e' questo che ci differenzia da quei gruppi.
T: Penso che uno dei problemi piu' grossi sia che le case discografiche non danno ai nuovi gruppi la possibilita' di costruirsi una carriera: e' una sorta di "o la va o la spacca" al primo disco...
J: Penso che in parte sia qualcosa del genere, ma questo succede nell'underground e capita in particolar modo dove qualcosa diventa popolare e all'improvviso vengono messi sotto contratto milioni di gruppi, la maggior parte dei quali scadenti. Quando i Black Sabbath sono stati messi sotto contratto nel 1969, e' stata data loro la possibilita' di pianificare e costruire una carriera che e' durata per piu' di 20 anni. Una volta andava cosi', ma ora non succede piu', almeno nella maggior parte dei casi.
T: Cosa progetti di fare con il tuo gruppo, l'anno prossimo (quest'anno per chi legge, ndr)?
J: Devo prendermi una piccola pausa e scrivere le canzoni, ma ho davvero bisogno di staccare per un po', dato che il 1999 e' stato un anno folle: la registrazione dell'album dal vivo, il missaggio, due tour americani, qualche concerto isolato far i due tours, la composizione, pre-produzione, registrazione e missaggio del disco dei Demons and Wizards, il presente giro promozionale. Credo di non essermi preso un periodo di vacanza da quando sono stato in luna di miele con mia moglie, cinque anni fa. Quindi mi prendero' un paio di settimane di riposo, ma ho gia' alcune idee per le prossime canzoni degli Iced Earth.
T: Dunque dovremo aspettare ancora un po', prima del nuovo album degli Iced Earth...
J: Non proprio: uscira' di sicuro nel 2000, auspicabilmente entro l'estate. Lavoro velocemente: nelle ultime settimane ho cominciato a prepararmi mentalmente e questa e' una grossa parte di lavoro, per il modo in cui lavoro io. Penso a tutto e quando inizio, non mi fermo piu' fino al termine del lavoro: sai, ho scritto "The Dark Saga" in 5 settimane e "Something Wicked..." in 6 settimane e se passo un paio di mesi in quella maniera posso realizzare un sacco di cose, dato che quando inizio, non penso ad altro. Questo irrita moltissimo mia moglie perche' passo 16 ore al giorno nel seminterrato (dove si trova il mio studio personale): io lavoro cosi'. So che Hansi ed Andre' lavorano per lunghi periodi di tempo, ma io dico semplicemente "facciamolo!".
T: Tutto il materiale e' stato appositamente scritto per i Demons and Wizards o avete utilizzato anche del materiale composto in precedenza?
J: Tranne che per due canzoni che in realta' erano pezzi dei Purgatory (la prima band di Schaffer, ndr) negli anni '80 (le canzoni sono "Winter Of Souls" e "Tear Down The Walls"), tuta la musica risale al 1985/86...a molto tempo fa . In realta' mi ero dimenticato di quel materiale...stavo ascoltando alcuni vecchi nastri ed ho pensato "Grande! Me ne ero dimenticato!". Cosi' ho mandato il materiale ad Hansi e gli e' piaciuto: "Tear Down The Walls" e' il suo pezzo preferito ed io scritto la musica 14 anni fa. Ho scritto cosi' tanta roba che e' facile che mi dimentichi qualcosa. Specialmente ai vecchi tempi con i Purgatory c'e' stato un momento in cui avevamo circa 50 canzoni originali ed un sacco di esse erano molto buone... cosi' c'e' la possibilita' che recuperi qualche altra idea da li'. La buona musica e' senza tempo, e' questo il punto. Ed il materiale che Hansi ha aggiunto a quella musica e' davvero "killer".
T: Questa e' la prova che l'heavy metal non invecchia mai!
J: Si, se e' di qualita'!
D: Non suona vecchio, e' molto fresco!
Cosa ruberesti ai Blind Guardian, se potessi?
J: Non prenderei nulla...Sono un loro fan, ma loro sono molto diversi da quello che faccio io, non voglio cambiare nulla del mio stile e del mio gruppo: se avessi voluto cambiare, gli Iced Earth sarebbero stati diversi!
D: Nei Blind Guardian c'e' un pizzico di thrash metal: sembra che quel genere stia ritornando con bands come i Testament... Tu non sei un grande ammiratore di quello stile?
J: No, non proprio. Mi piace qualcosa degli Slayer, qualcosa dei vecchi Metallica (di sicuro i loro primi albums sono grandi)... ma non direi che quel genere stia tornando... forse e' cosi', ma probabilmente voi siete piu' attenti a certe cose, dato che questa e' la vostra parte del business. Sono cosi' impegnato che nel mio tempo libero non voglio ascoltare altri gruppi e seguire la scena underground: primo, perche' non voglio esserne influenzato, secondo perche' in quei periodi mia moglie e' la mia priorita'. Molte cose cambiano, non ascolto piu' cosi' tanta musica come facevo una volta.
D&T: Grazie, Jon.
J: Prego! Ciao.
Alla fine dell'intervista, mentre Jon si congratulava con Tiziano per la professionalita' dell'intervista, ho avuto modo di scambiare due parole con Hansi Kursch, riguardanti i progetti futuri dei Blind Guardian.
Hansi ha confermato le voci sulla colonna sonora del film sul Signore degli Anelli,
attualmente in corso di realizzazione: i Guardian hanno effettivamente registrato e
inviato alla casa cinematografica alcune nuove canzoni orchestrali. Anche se Hansi
non si aspetta molto da cio' ("probabilmente sceglieranno un tipo di compositore piu'
classico") ha puntualizzato che, in ogni caso, tutte le nuove canzoni saranno incluse
nel prossimo album della band. Quindi... non ci resta che aspettare!
(Si ringrazia Monica Mian della Audioglobe per la collaborazione nella realizzazione dell'intervista)
Purple74 + Tiziano
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